Fino a pochi minuti fa, dalla strada sottostante arrivavano voci, urla , rumori e cosi dei manifestanti.
Sono gli studenti che anche qui a "L'Aquila bella mè" protestano, manifestando la loro indignazione contro l'iniquo decreto "Gelmini".
Ora tutto è più tranquillo, il corteo avrà raggiunto altri angoli della città.
Nelle orecchie resta solo l'eco dello slogan urlato da 10, 100, 100 voci: "Gelmini... Gelmini... Vaff!"
Questo sì che vuol dire criticare in maniera costruttiva!
"...Ti è mai venuto in mente che a forza di gridare
la rabbia della gente non fa che aumentare
la forza certamente deriva dall'unione
ma il rischio è che la forza soverchi la ragione
Immagina uno slogan detto da una voce sola
è debole, ridicolo, è un uccello che non vola
ma lascia che si uniscano le voci di una folla
e allora avrai l'effetto di un aereo che decolla
La gente che grida parole violente
non vede, non sente, non pensa per niente
Non mi devi giudicare male
anch'io ho tanta voglia di gridare
ma è del tuo coro che ho paura
perché lo slogan è fascista di natura
Quando applaudi in un teatro, quando preghi in una chiesa
quando canti in uno stadio oppure in una discoteca
Sei tu quello che canta, è il tuo fiato che esce
ma il suono intorno è immenso e cresce, cresce
Il numero è importante, dà peso alle parole
per questo tu ogni volta prima pensale da sole
e se ci trovi il minimo indizio di violenza
ricorda che si eleverà all'ennesima potenza
La gente che grida parole violente
non vede, non sente, non pensa per niente..."
la rabbia della gente non fa che aumentare
la forza certamente deriva dall'unione
ma il rischio è che la forza soverchi la ragione
Immagina uno slogan detto da una voce sola
è debole, ridicolo, è un uccello che non vola
ma lascia che si uniscano le voci di una folla
e allora avrai l'effetto di un aereo che decolla
La gente che grida parole violente
non vede, non sente, non pensa per niente
Non mi devi giudicare male
anch'io ho tanta voglia di gridare
ma è del tuo coro che ho paura
perché lo slogan è fascista di natura
Quando applaudi in un teatro, quando preghi in una chiesa
quando canti in uno stadio oppure in una discoteca
Sei tu quello che canta, è il tuo fiato che esce
ma il suono intorno è immenso e cresce, cresce
Il numero è importante, dà peso alle parole
per questo tu ogni volta prima pensale da sole
e se ci trovi il minimo indizio di violenza
ricorda che si eleverà all'ennesima potenza
La gente che grida parole violente
non vede, non sente, non pensa per niente..."